30.03.2015
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COMUNICATO
L’imminente chiusura della programmazione
regionale sulle frequenze radio Rai sarà un danno per la cultura e per
il già malconcio pluralismo della Sardegna. Il braccio di ferro fra la
Rai e la Regione, che nonostante le recenti e recentissime assicurazioni
non ha firmato la convenzione col servizio pubblico, ha ottime
probabilità di creare all’Isola un doppio danno: far sparire preziosi
spazi di identità senza scongiurare la chiusura delle sedi
giornalistiche locali.
Un quadro angoscioso e ingiusto contro il
quale l’Associazione della Stampa Sarda protesta col massimo vigore.
Come si può immaginare che il sindacato dei giornalisti dialoghi con gli
editori per reagire insieme contro la crisi se la politica sarda e la
massima azienda culturale del Paese non sanno parlarsi nell’interesse
dei cittadini?