09.07.2015 - coMUNICATO CONGIUNTO ASSOSTAMPA E ODG DELLA SARDEGNA

 

Sono giorni di lutto per l'Assostampa sarda e per tutto il sindacato dei giornalisti italiani, che piangono il presidente della Fnsi Santo Della Volpe, collega e sindacalista di grande valore e profonda generosità. Saremo dolorosamente più soli nell'affrontare i molti problemi che la situazione editoriale ci pone con drammaticità. Questo in Sardegna significa innanzitutto confrontarsi con una editoria di informazione alle prese con una crisi allarmante, che nel nord Sardegna ha le proporzioni di una desertificazione. Nei giorni scorsi direttivo dell'Assostampa e Consiglio dell'Ordine dei giornalisti si sono confrontati, nella sede Rai sassarese, con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l'assessore alla Cultura Claudia Firino, il senatore Silvio Lai, l'onorevole Giovanna Sanna, il presidente della II commissione Gavino Manca, il sindaco di Alghero Mario Bruno e l'assessore alla Cultura del Comune di Sassari Monica Spanedda oltre al presidente della Camera di Commercio sassarese Gavino Sini. Ai rappresentanti dell'elettorato e del tessuto economico i giornalisti sardi hanno posto con forza il dramma democratico di un territorio che ha visto chiudere testate e redazioni col paradosso di un intero Capo dell'Isola che perde gradualmente la voce proprio mentre diventa sempre più significativo nella politica, nello sport e nel dibattito ecologico ed economico su un modello di sviluppo postindustriale. Dal dibattito è emersa la necessità di tutelare e anzi irrobustire la presenza della Rai sul territorio e raggiungere una convenzione col Servizio pubblico che rispetti e valorizzi le specificità dell'Isola, come d'altronde avviene con le altre Regioni a Statuto speciale. La forte e puntuale attenzione che la politica ha riservato all'allarme dei giornalisti è per Assostampa e Ordine motivo di soddisfazione e sollievo, così come l'impegno a continuare a ragionare insieme sui problemi dell'informazione che oggi hanno come primo e drammatico simbolo la crisi dell'emittente Cinque Stelle Sardegna, finora pagata di tasca innanzitutto da giornalisti e tecnici. Sono colleghi che una gestione incomprensibile della tv ha trasformato da professionisti di valore ed esperienza in disperati creditori di lungo corso. Sindacato e Ordine restano e resteranno al loro fianco in tutti i modi previsti dalla legge (anche quella fallimentare) così come sono accanto con fermezza a tutti i giornalisti sardi oggetto nei giorni scorsi di una pioggia di diffide sul modo di trattare le passate vicende del Teatro Lirico di Cagliari.