03.02.2015
-
27ESIMO CONGRESSO DELLA
FNSI, LINEE GUIDA SUL LAVORO AUTONOMO
Il 27esimo Congresso della Fnsi, riunito a
Chianciano Terme, individua le seguenti linee guida sul lavoro autonomo:
I giornalisti autonomi e atipici, quasi sempre sottopagati, senza
diritti, ne' forza di contrattazione individuale, sono oggi la
maggioranza della categoria, il 62,6% degli attivi. Continuano, nel
frattempo, a diminuire i giornalisti dipendenti.
E' quindi tempo che il lavoro autonomo, nelle sue diverse declinazioni,
assuma ruoli di responsabilità, a tutti i livelli, a partire da quelli
territoriali e aziendali, negli organismi statutari del sindacato dei
giornalisti.
Va riconosciuta pari dignità tra lavoro dipendente e non, rimuovendo
tutti gli ostacoli che oggi la limitano o la impediscono e promuovendo
la rappresentanza dei non dipendenti ad ogni livello, aziendale,
regionale e nazionale.
- Si richiamano: l'attualità dell'ordine del giorno sul lavoro autonomo
approvato per acclamazione al 26° Congresso Fnsi nel 2011, le
elaborazioni approvate nel tempo dalle rappresentanze nazionali e
regionali del lavoro autonomo, e quelle avanzate da più Assostampa.
- Si chiede pertanto la convocazione entro giugno di una Conferenza
organizzativa della Fnsi sulle problematiche del lavoro autonomo e della
precarietà, per sviluppare un ampio confronto su quanto finora prodotto
a livello nazionale e locale, su nuove proposte e per elaborare una
piattaforma operativa aggiornata sul tema.
- Il costo unitario del lavoro autonomo professionalizzato non può mai
essere inferiore a quello aziendale del dipendente. Pena l'impoverimento
del lavoro autonomo e la conseguente spinta allo smantellamento di
quello dipendente.
- Politiche di contrattualizzazione che possano rendere economicamente
più convenienti le assunzioni rispetto all'uso prolungato di un
autonomo.
LA RAPPRESENTANZA
- La rappresentanza del lavoro autonomo va riformata: deve avere origine
in un processo elettivo democratico. I non dipendenti devono essere
presenti in modo politicamente e numericamente rilevante, anche negli
organismi direttivi ed esecutivi federali e regionali. Anche attraverso
modifiche statutarie e regolamentari in vista del prossimo rinnovo
contrattuale.
- Bisognerà inoltre prevedere che gli organismi di rappresentanza del
lavoro autonomo partecipino al lavoro di costruzione del prossimo
contratto: va restituito ruolo effettivo in tutto il processo di
elaborazione e di politica sindacale a tutti gli organismi statutari,
comprese le rappresentanze del lavoro autonomo/atipico, e agli strumenti
di consultazione previsti.
- Vanno costruite rappresentanze dei giornalisti non dipendenti anche
per i livelli aziendali. E' dunque essenziale trovare forme di
rappresentanza nei Cdr, anche definite nel futuro nuovo contratto
collettivo.
- Vanno rafforzati il ruolo e il peso del sindacato nei confronti di
Governo, Parlamento e partiti, per ottenere quelle riforme normative
urgenti e necessarie per rinnovare le regole della professione, e
ottenere gli strumenti di legge, oggi inesistenti, per garantire un
welfare anche ai non dipendenti. A tal fine è anche necessario garantire
rappresentanza nella Fnsi ai lavoratori atipici ed autonomi della
Campania.
- Il sindacato deve investire risorse umane ed economiche per rendere
effettiva e incisiva, a tutti i livelli, la rappresentanza dei non
dipendenti, tenendo conto che gli autonomi impegnati in attività
sindacali oggi non godono delle tutele né dei permessi retribuiti
spettanti ai colleghi contrattualizzati o pensionati.
LAVORO E WELFARE
Il nuovo e rinnovato gruppo dirigente dovrà affrontare il rinnovo
contrattuale previsto per il 2016, con alcune chiare priorità:
- Includere, (eventualmente anche attraverso un nuovo articolato), i
lavoratori non dipendenti nel perimetro delle tutele, anche legali,
diritti e garanzie contrattuali.
- Studiare in sinergia con l’Inpgi forme dedicate di ammortizzatori
sociali, per esempio indennità di disoccupazione al mancato rinnovo
della collaborazione, e di assistenza. Diritto a malattia, maternità,
pensione: purtroppo oggi questi diritti per i lavoratori non dipendenti
sono una chimera.
- Far emergere le false partite Iva, secondo le indicazioni del
ministero del lavoro e i dettami della legge 92/2012.
- Garantire ai lavoratori autonomi strumenti, retribuzioni e tutele
adeguate.
- Realizzare un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro degli
autonomi e degli atipici, anche attraverso una più stretta
collaborazione con l’Inpgi2.
- Facilitare, con servizi specifici, consulenze e formazione, dedicate
alle esigenze degli autonomi, l'accesso alle opportunità offerte
dall'uso dei fondi regionali ed europei ed all'accesso al credito,
previsto anche dal decreto Lotti, in favore di nuovi progetti
editoriali.
- Estendere ai non dipendenti le tutele della Casagit mettendo i
relativi contributi a carico dell'azienda.
- Azioni per la stabilizzazione delle molte posizioni, oggi solo
formalmente autonome, che corrispondono a lavoro dipendente non
contrattualizzato. Vanno anche correttamente applicati gli artt. 2 e 12
del contratto Fieg-Fnsi come primarie forme di lavoro dipendente
flessibile, ponendosi come obiettivo politico il superamento dei
co.co.co. verso il lavoro dipendente.
- Rispetto dei tempi di pagamento a trenta giorni dalla consegna, come
da ordinamento vigente ed evitare tagli unilaterali dei compensi. I
lavori commissionati, consegnati e corrispondenti a quanto richiesto,
vanno pagati anche se non pubblicati. Il compenso di un lavoro va
concordato in anticipo.
- Il prossimo contratto di lavoro deve prevedere il diritto anche per
gli autonomi al rimborso delle trasferte, delle spese telefoniche e a
una copertura legale da parte delle testate per cui si lavora.
Mozione approvata con 270 sì, 1 no, 7 astenuti