04.02.2014
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La Federazione Nazionale della Stampa Italiana
e l’Associazione della Stampa Sarda comunicano: Annunciati 13
licenziamenti a Sardegna Uno - Il Sindacato dei giornalisti li respinge
e mette sotto accusa l’azienda
“La crisi di Sardegna Uno sta precipitando. L’Azienda ha comunicato la
decisione di licenziare 13 dipendenti su 27. Tra essi i giornalisti
considerati in esubero sono 5 su 10, la metà della redazione. La
Federazione Nazionale della Stampa e l’Associazione della Stampa Sarda
respingono con fermezza tutti i licenziamenti e denunciano un
atteggiamento aziendale che ancora una volta scarica sui lavoratori il
peso di una gestione inadeguata, nonostante i rilevanti contributi
pubblici regionali e statali incassati sotto varie forme.
Il Sindacato dei giornalisti ricorda che i lavoratori di Sardegna Uno
hanno subìto per due anni il Contratto di solidarietà che ha ridotto il
loro stipendio del 33%. Ma neppure questo è bastato. Anzi si sono dovuti
rivolgere alla magistratura per il mancato versamento dei contributi al
Fondo integrativo ed ora è in corso una indagine della Procura della
Repubblica. Il nuovo atto aziendale non è, a questo punto, più
un’operazione solo di carattere giuslavoristico o socio-economico. Una
verifica sulla catena storica delle responsabilità sarà inevitabile.
A tutto questo l’Azienda ha risposto con il silenzio, facendo saltare
con un pretesto anche l’ incontro convocato dal Prefetto di Cagliari per
un esame della situazione.
Appare chiaro che, oltre al pesante attacco ai livelli occupazionali, la
decisione aziendale crea un danno grave alla capacità della redazione di
fare informazione con caratteristiche di completezza e credibilità. FNSI
e Associazione della Stampa Sarda, denunciano ancora pubblicamente,
l’azione di crumiraggio del Direttore della testata che, nonostante lo
sciopero dei giornalisti, assieme ad un solo collega, manda in onda il
Telegiornale, evidentemente incompleto, creando un pregiudizio grave
all’immagine dell’Azienda.
Il Sindacato dei giornalisti, nel manifestare totale solidarietà ai
lavoratori colpiti dal provvedimento, attiveranno, di concerto con i
Sindacati confederali, gli strumenti legislativi consentiti e metteranno
in campo tutte le iniziative necessarie per far rientrare un
provvedimento che non solo danneggia l’emittente, ma crea un pregiudizio
grave sul mantenimento del pluralismo nell’informazione in Sardegna”.