29.10.2013 -
COMUNICATO DEL CDR DI SARDEGNA UNO TV
Lunedì 4 Novembre, alle ore 16.00, nella sede dell'Assostampa, in via
Barone Rossi 29, a Cagliari, i lavoratori di Sardegna 1 Tv terranno un
incontro-conferenza stampa sulla vertenza dell'emittente televisiva al
quale sono invitati tutti i parlamentari eletti nell'isola.
I lavoratori di Sardegna 1 Tv sono in assemblea permanente dal 3 ottobre
scorso per protestare contro il mancato pagamento di 4 mensilità e il
mancato versamento delle quote tfr a partire dal 2009. Preoccupa anche
la cessione della televisione ad una società che ha subito mostrato di
non avere risorse per gestire l'emittente.
Nel 2012, per venire incontro alle richieste dell'azienda e per evitare
il licenziamento di 4 giornalisti, i dipendenti dell'emittente
televisiva avevano accettato il contratto di solidarietà con una
riduzione dello stipendio con punte del 33%.
Nonostante questi sacrifici, aggiunti ad altri che nei precedenti anni
avevano portato giornalisti e tecnici a svolgere diverse mansioni e ad
accettare tagli in busta paga, la situazione non è migliorata e il 30
luglio scorso l'editore-banchiere Giorgio Mazzella, presidente di Banca
di Credito Sardo (Gruppo Intesa), ha ceduto il controllo di Sardegna 1 a
un dipendente, a uno degli editori del circuito televisivo nazionale 7
Gold e a un creditore.
Sandro Crisponi, Luigi Ferretti e Mario Tasca (quest'ultimo socio di
minoranza e anche direttore della testata giornalistica) hanno
acquistato l'emittente per 4 mila euro e hanno subito dichiarato di non
essere in grado di pagare né le mensilità arretrate né gli stipendi
maturati dal momento dell'acquisizione da parte loro dell'azienda.
L'emittente vanta crediti nei confronti della pubblica amministrazione e
attende la riscossione di questi crediti per saldare i debiti.
I lavoratori di Sardegna 1 intendono portare la situazione a conoscenza
del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento delle Comunicazioni
per chiedere se la concessione delle frequenze televisive sia
compatibile con una proprietà che dal primo giorno di gestione ammette
di non essere in grado di pagare gli stipendi e punta solo sui
contributi pubblici per la sua sussistenza.
I 27 lavoratori di Sardegna 1 tv.