29.04.2013 - DOCUMENTO SINDACALE DEL GRUPPO SARDO DEI GIORNALISTI PENSIONATI

 

Il Consiglio Direttivo del Gruppo Sardo dei Giornalisti Pensionati, riunito a Cagliari il 19.04.2013 nella sede dell’Associazione della Stampa Sarda

Premesso

• che lo stato di crisi in cui versa il Paese ormai da anni, e per la quale non si intravede una via d’uscita prossima, ha colpito tutti i giornalisti già stremati dalla mancanza di politiche editoriali che hanno portato alla chiusura di nuove iniziative giornalistiche, durate solo alcuni mesi, e di numerosissime testate televisive locali con conseguente aumento della disoccupazione
• che vertenze sindacali sono state aperte sui drastici (e il più delle volte ingiustificati) tagli agli organici
• che il mancato rinnovo di alcuni contratti, il ricorso massiccio e indiscriminato ai prepensionamenti fanno crescere in proporzione geometrica il numero di giornalisti disoccupati

Considerato

• che i riflessi negativi di questa situazione si riversano e si riverseranno su Inpgi e Casagit che registreranno nel breve periodo un calo verticale degli introiti contributivi,
• che verranno a mancare i versamenti delle aziende editoriali chiuse,
• che una dissennata politica governativa si è anche inventata la svendita coatta del patrimonio immobiliare dell’Inpgi,
• che si fa avanti una proposta tesa a scaricare sui cittadini le disfunzioni di un sistema sanitario da terzo mondo
• che in considerazione di tutto ciò, il futuro degli Enti di categoria può essere drammaticamente messo in discussione e rendere la retribuzione delle pensioni e l’assistenza sanitaria integrativa servizi sempre meno certi, minando così l’autonomia della categoria.

Preoccupato

• per le attuali modalità di accesso alla professione (con conseguente impressionante numero di giovani colleghi disoccupati e senza prospettiva di lavoro) per le quali sarebbe auspicabile più severi esami per l’iscrizione all’albo, che verifichino non solo gli aspetti tecnico-culturali della professione, ma che approfondiscano i temi legati alla deontologia e ai comportamenti, che hanno provocato, in questi ultimi anni, atteggiamenti riprovevoli che hanno inciso sulla credibilità della categoria

Chiede

• una maggiore presenza dei giornalisti pensionati nelle Commissioni di esame dell’Ordine. I giornalisti in pensione vogliono essere utili in quanto possiedono un grande e diversificato bagaglio di esperienze che vogliono mettere a disposizione di tutti i colleghi. I nuovi contratti


prevedono la formazione continua: può essere questa l’opportunità per trasmettere professionalità e competenza

Propone

• che, davanti a nuove iniziative editoriali, gli organismi di categoria, in particolare l’Ordine e il Sindacato, richiedano precise garanzie a tutela del futuro dei giornalisti che di quelle iniziative faranno parte e dei lettori a cui deve essere assicurata una corretta e pluralistica informazione,
• che la Fnsi continui a portare avanti con sempre maggior vigore una politica sindacale che tenga conto delle figure deboli della categoria alle quali occorre garantire pensioni e stipendi adeguati,
• che durante le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro non perda di vista l’esigenza di tutelare e rafforzare l’Inpgi e la Casagit per garantire un futuro pensionistico e un’adeguata assistenza sanitaria.