19.12.2013 -
COMUNICATO DEL CDR DI SARDEGNA UNO TV
La decisione dei nuovi editori di Sardegna
Uno Tv di non partecipare all’incontro convocato dal Prefetto di
Cagliari, Alessio Giuffrida, non fa che confermare l’inconsistenza e
l’inaffidabilità dell’attuale gruppo dirigente.
Dopo aver chiesto un rinvio del primo incontro, convocato dal Prefetto
il 10 dicembre scorso, l’azienda ha deciso di disertare le successive
convocazioni del 16 e del 18 dicembre, per la decisione dei lavoratori
di proclamare una giornata di sciopero in concomitanza con
l’appuntamento in Prefettura.
Si tratta evidentemente di un pretesto. Giornalisti e personale tecnico
di Sardegna Uno esercitano un loro sacrosanto diritto, garantito dalla
Costituzione e dallo Statuto dei Lavoratori.
La verità è un’altra. I nuovi soci, ieri come oggi, non hanno argomenti
validi da portare al tavolo istituzionale. L’azienda continua a non dare
risposte sul pagamento delle spettanze arretrate (due stipendi, due
tredicesime e una quattordicesima), il piano di rilancio, i contratti di
solidarietà, il piano societario. In questi quattro mesi i nuovi soci si
sono segnalati solo per alcuni atti ritorsivi nei confronti di colleghi
colpevoli di lesa maestà per aver rilasciato fastidiose dichiarazioni
alla stampa.
Il personale dell’emittente ha deciso oggi, responsabilmente, di
rientrare al lavoro per cercare di tenere in vita l'azienda,
riservandosi di mettere in atto nuove azioni di protesta e nuove
iniziative per la tutela dei propri diritti in tutte le sedi.