29.11.2012
-
DOCUMENTO DEL CDR DE "L'UNIONE SARDA"
Cari lettori,
da domani il nostro e vostro giornale sarà fatto senza l’apporto di
quattro colleghi a cui non è stato rinnovato il contratto a tempo
determinato. Ma non solo: per effetto di spostamenti interni al gruppo
editoriale, perderemo altri quattro lavoratori. Tra mancati rinnovi,
pensionamenti e altre cause, ci sono di fatto già tredici persone in
meno in produzione, rispetto ad appena quattro mesi fa.
La direzione si ostina a dire che anche con un organico ridotto si può
fare un giornale di qualità, anzi si spinge ad affermare che l’organico
attuale dell’Unione Sarda resta sovradimensionato. Intanto però, per
fare solo un esempio, non sa dire come sarà coperta la cronaca
giudiziaria di Tempio, fonte continua di notizie di ampio rilievo
regionale (da Meridiana alla Costa Smeralda). E potremmo raccontarvi
altri vuoti importanti nelle cronache di Sassari, Nuoro, Oristano,
Sulcis, Quartu e Cagliari e in altri settori del giornale.
Con la logica dei tagli si penalizza ingiustamente una redazione che,
come dimostrano i numeri, anche nel 2012 ha ulteriormente innalzato i
livelli di produttività, confezionando ogni mese dal 10 al 22% di pagine
in più rispetto all’anno passato. Ci si rimprovera l’utilizzo delle
collaborazioni esterne, che pure sono necessarie se si vogliono dare
informazioni su tutto il territorio regionale, ma non si toccano certe
collaborazioni (ben più onerose della media) apparse in pagine che da
sempre venivano confezionate dai redattori. Altro che tagli alla cieca:
questi ci vedono benissimo, e colpiscono sempre da una sola parte, in
maniera inaccettabile.
Cagliari, 29 novembre 2012
Il comitato di redazione
dell’Unione Sarda