11.08.2012
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DICHIARATO FALLITO IL QUOTIDIANO
"SARDEGNA 24", FNSI E ASSOSTAMPA SARDA "I RESPONSABILI ORA PAGHINO"
È stato dichiarato il fallimento del
quotidiano ''Sardegna24'' da parte del Tribunale di Cagliari (curatori:
Matteo Gagliardo e Manuel Mereu) che aveva cessato le pubblicazioni il
29 gennaio scorso dopo soli sei mesi dall'uscita del primo numero. ''È
l'epilogo più triste di una vicenda editoriale proposta da un gruppo di
imprenditori sardi come un'esperienza innovativa, che aveva alimentato
speranze di un pluralismo più ricco del panorama informativo e aveva
perciò ottenuto una dedizione speciale da un gruppo di giornalisti
guidati dal direttore Giommaria Bellu, già affermato professionista a
livello nazionale''. Lo ha precisato la Fnsi e l'Associazione della
Stampa Sarda.
DICHIARATO FALLITO IL QUOTIDIANO "SARDEGNA
24"
FNSI E ASSOSTAMPA SARDA "I RESPONSABILI ORA PAGHINO"
Dichiarato fallito il quotidiano Sardegna24
Fnsi e Assostampa Sarda: “I responsabili ora paghino”
È stato dichiarato il fallimento del quotidiano ''Sardegna24'' da parte
del Tribunale di Cagliari (curatori: Matteo Gagliardo e Manuel Mereu)
che aveva cessato le pubblicazioni il 29 gennaio scorso dopo soli sei
mesi dall'uscita del primo numero. ''È l'epilogo più triste di una
vicenda editoriale proposta da un gruppo di imprenditori sardi come
un'esperienza innovativa, che aveva alimentato speranze di un pluralismo
più ricco del panorama informativo e aveva perciò ottenuto una dedizione
speciale da un gruppo di giornalisti guidati dal direttore Giommaria
Bellu, già affermato professionista a livello nazionale''. Lo ha
precisato la Fnsi e l'Associazione della Stampa Sarda.
''La notizia non può passare sotto silenzio né restare senza sanzione e
- a giudizio dell'Assostampa Sarda e della Fnsi - esige chiarezza in
ogni sede, anche quella pubblica, per i danni e i disagi dei lavoratori
abbandonati a se stessi, senza stipendio per due mesi e senza
assistenza, e per il peso e la notorietà dei personaggi che si sono
aggirati intorno alla naufragata iniziativa imprenditoriale. Il
sindacato dei giornalisti resta solidale con i colleghi ma farà di tutto
perché chi è causa del disastro paghi il dovuto e i danni. Lo stesso
direttore, che negli ultimi due mesi di vita del giornale aveva creato
una nuova società anche con partecipazioni famigliari insieme con uno
dei soci fondatori (Giancarlo Muscas, gli altri 'originari' erano Carlo
Scano e Mariano Pireddu) per tentare il salvataggio di una testata che
era stata presto abbandonata a un destino privo di risorse necessarie
per il lancio e radicamento, ora denuncia gravi responsabilità di
'vecchi soci' e sostenitori aziendali più o meno acclarati
dell'iniziativa (sui quali servirà massima chiarezza)''.
''Su questo, che si configura come un disastro imprenditoriale - ha
concluso la Fnsi - ora dovranno fare luce i magistrati, salvo che i
responsabili non ritornino subito sui loro passi e saldino i conti
dovuti. La solidarietà verso i giornalisti non verrà meno, ma il
sindacato e il sistema di welfare della categoria metterà in campo ogni
azione perché sia fatta luce sulla catena di responsabilità e quanti ne
sono causa siano chiamati a risponderne secondo doveri e giustizia''.
(CAGLIARI, 11 AGOSTO - ANSA)
EDITORIA: FALLIMENTO SARDEGNA24, FNSI "CHI
L'HA CAUSATO PAGHI"
La società che per sette mesi ha pubblicato il quotidiano "Sardegna24" è
stata dichiarata fallita dal tribunale di Cagliari. "Il sindacato dei
giornalisti resta solidale con i colleghi, ma farà di tutto perché chi è
causa del disastro paghi il dovuto e i danni, affermano in una nota l'Assostampa
sarda e la Fnsi che, appresa la notizia, chiedono "chiarezza in ogni
sede per i danni e i disagi dei lavoratori abbandonati a se stessi senza
stipendio per due mesi e senza assistenza".
"È l'epilogo più triste di una vicenda editoriale proposta da un gruppo
di imprenditori sardi come un'esperienza innovativa che aveva alimentato
speranze di un pluralismo più ricco del panorama informativo sardo e
aveva, perciò, ottenuto una dedizione speciale da un gruppo di
giornalisti guidato dal direttore, Giommaria Bellu", prosegue la nota.
"Lo stesso direttore, che negli ultimi due mesi di vita del giornale
aveva creato una nuova società anche con partecipazioni familiari,
insieme con uno dei soci fondatori (Giancarlo Muscas, gli altri
'originari' erano Carlo Scano e Mariano Pireddu) per tentare il
salvataggio di una testata che era stata bene presto abbandonata a un
destino privo di risorse necessarie per sostenerne il lancio e il
radicamento, ora denuncia gravi responsabilità di 'vecchi soci' e
sostenitori aziendali più o meno acclarati dell'iniziativa editoriale
(sui quali, ugualmente, servirà massima chiarezza)". Nel giugno scorso
Bellu aveva chiamato pubblicamente in causa l'ex presidente della
Regione e fondatore di Tiscali, Renato Soru.
"Su questo, che si configura come un disastro imprenditoriale", prosegue
la nota di Assostampa sarda ed Fnsi, "dovranno fare luce i magistrati,
salvo che i responsabili non ritornino subito sui loro passi e saldino i
conti dovuti. La solidarietà verso i giornalisti non verrà meno, ma il
sindacato dei giornalisti e il sistema di welfare della categoria
metterà in campo ogni azione possibile perché sia fatta luce sulla
catena di responsabilità e quanti ne sono causa siano chiamati a
risponderne secondo doveri di giustizia". (ROMA, 11 AGOSTO - AGI)
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