24.10.2011 - Costruire un rapporto tra Cdr e collaboratori


Sulla tutela dei collaboratori una lettera del Segretario della Fnsi Franco Siddi che invita i Comitati di Redazione a confrontarsi con i rappresentanti dei collaboratori testata per testata.

 
Cari colleghi,
facciamo seguito alla nostra precedente circolare del 23 giugno scorso per richiamare la vostra attenzione sulla necessità di tutela dei collaboratori autonomi. Sempre più spesso vengono segnalati casi di penalizzazioni dei collaboratori che si vedono colpiti sotto i più svariati aspetti. Tra questi: riduzioni unilaterali dei compensi, peggioramenti delle condizioni contrattuali o delle condizioni effettive di lavoro, contratti applicati in maniera impropria e scorretta, richieste di esclusiva senza contropartita economica né garanzie, pagamenti ritardati oltre i limiti previsti dall'accordo collettivo nazionale o, addirittura, mancato pagamento di servizi regolarmente pubblicati. Tutto ciò a fronte di condizioni retributive molto spesso al di sotto del decoro professionale, in palese violazione dell'art. 2233 del Codice Civile.
A ciò spesso si sommano politiche di tagli dei costi aziendali, specie in contesti di crisi, che colpiscono i collaboratori, anello debole e poco tutelato nel sistema editoriale.
La Federazione della Stampa è da tempo impegnata sul tema della lotta al precariato, al lavoro atipico e irregolare e si batte per il riconoscimento della dignità di tutti i giornalismi, anche attraverso il lavoro di elaborazione di sostegno della commissione nazionale per il lavoro autonomo e in cooperazione con gli istituti di previdenza e assistenza della categoria. I recenti incontri di Firenze-Fiesole hanno riconfermato la necessità di rafforzare le potenzialità dell'iniziativa sindacale.
In tale contesto si sottolinea il ruolo rilevante che, da tempo, i collaboratori rivestono nella realizzazione del prodotto informativo, anche in settori fondamentali e tali da renderne necessario ed indifferibile la loro tutela, formale e sostanziale.
La Federazione evidenzia, pertanto, la necessità che i colleghi impegnati nei comitati di redazione pongano, nell'ambito della loro attività di tutela sindacale, particolare attenzione alle problematiche dell'equo compenso, del corretto trattamento contrattuale dei collaboratori.
In questo senso la Fnsi ritiene sia necessario l'intervento dei Cdr nei confronti delle rispettive aziende perché:
- sia verificata la corretta applicazione dell'accordo collettivo nazionale (in appendice al Cnlg) che stabilisce i livelli minimi di tutela per i freelance e co.co.co..
- Sia assicurato un equo trattamento economico ai collaboratori, favorendo, laddove possibile, la trasformazione in rapporti di lavoro subordinato, ancorché di collaborazione, ai sensi dell'art. 2 del Cnlg.
Per agevolare la tutela dei collaboratori autonomi, suggeriamo di favorire la costituzione - ove possibile - di coordinamenti dei collaboratori stessi, affinché questi possano meglio interfacciarsi con i Comitati di Redazione.
Riteniamo, inoltre, che sia necessario tener presente gli interessi dei collaboratori autonomi anche nelle vertenze e trattative aziendali. Per questo sarebbe opportuno che nell'ambito del Cdr fosse individuato un componente referente per il lavoro autonomo e incaricato a tenere i rapporti con i collaboratori dal punto di vista sindacale.
Ricordiamo, infine, quanto già affermato nella richiamata circolare del 23 giugno relativa alle competenze dei Cdr e dei fiduciari nella tutela dei collaboratori ai sensi dell'articolo 34 del Cnlg, e nella lettera del 12 maggio contenente una "piattaforma" di richieste della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi per il riconoscimento e la tutela della professionalità dei collaboratori, che può essere utilizzata come base di discussione condivisa, anche finalizzandola a confronti e vertenze aziendali.
Le iniziative a favore dei collaboratori saranno efficaci soltanto se all'impegno del sindacato nazionale e, in particolare, della commissione lavoro autonomo si affiancherà l'azione dei comitati di redazione.
La Fnsi, tramite i suoi organismi e la Commissione nazionale per il lavoro autonomo, è a disposizione per ogni forma di confronto e collaborazione operativa sull'insieme di questi temi.
Cordiali saluti
Franco Siddi