15.06.2011 -
CRAC EPOLIS: DA
GRAUSO AL FALLIMENTO NEL GENNAIO 2011
Era stata dichiarata fallita dal tribunale
di Cagliari nel gennaio scorso la societą editrice EPolis, al centro
dell'inchiesta condotta dalla procura che oggi ha portato al sequestro
di beni per 9 milioni di euro per evasione fiscale e alla denuncia di
sette responsabili, tra vertici e amministratori. Il gruppo, con sede
nel capoluogo sardo, era stato fondato nel 2004 dall'ex editore
dell'Unione Sarda e di Video on line, Nichi Grauso, che aveva iniziato a
pubblicare due testate locali, il "Giornale di Sardegna" e "Il Nord
Sardegna", poi diventate "Il Sardegna", con redazioni a Cagliari e
Sassari. Negli anni successivi, in particolare nel 2006, sono nate
edizioni in altre cittą italiane. Con il modello free press, prima del
fallimento Epolis pubblicava diciotto testate quotidiane: oltre le due
in Sardegna, quelle di Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, Mestre,
Napoli, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Milano e Roma (dal 2006), cui
si sono aggiunte nel 2008 le edizioni di Torino e Palermo e nel 2009
quella del Friuli. Nell'anno della massima espansione il gruppo, in cui
lavoravano 136 giornalisti, dei quali una quarantina nella redazione di
Cagliari, dichiarava una tiratura di circa 780mila copie. Nel 2007 una
pesante crisi economica ha indotto Grauso a lasciare la proprietą
all'imprenditore trentino Alberto Rigotti, presidente di Abm Merchant,
che si era impegnato al rilancio editoriale, con un aumento di capitale.
Ma prima dell'arrivo del nuovo editore, dalla fine di luglio 2007, le
pubblicazioni dei primi quindici quotidiani EPolis e' stata sospesa e ad
agosto i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. (AGI)