21.04.2011 - LETTERA DEL PRESIDENTE BIROCCHI A NICOLA MARONGIU, SEGRETARIO CDLM DI CAGLIARI

 

L’Associazione della Stampa Sarda, sindacato unitario dei giornalisti sardi, fin dalla sua nascita, si è schierata al fianco dei sindacati confederali nelle lotte per il lavoro e per la libertà. Ti ringrazio pertanto dell’invito a partecipare alla mobilitazione che la CGIL sta animando fra i lavoratori in vista dello sciopero generale per 6 maggio prossimo. Anche i giornalisti vivono con angoscia i problemi della situazione economica e sociale denunciata nella piattaforma dello sciopero. Precariato, disoccupazione, compensi da fame per il lavoro autonomo, nel giornalismo, diventano anche strumenti di pressione pericolosissimi per piegare l’autonomia della professione. E’ evidente, infatti, che un giornalista che vive nella precarietà, sarà meno libero o non sarà libero affatto. A questo si aggiungono la costante azione di delegittimazione e le minacce che il capo del Governo e una parte della politica che a lui fa riferimento, rivolgono quasi quotidianamente ai giornalisti più in vista. Colpirne uno per educarne cento! Per non parlare dei grotteschi tentativi di imbavagliare il servizio pubblico imponendo regole che, di fatto, riducono la libertà di informare. Il tutto rischia di tradursi in provvedimenti di legge liberticidi, come la cosiddetta “legge sulle intercettazioni” che pare venga riproposta. E’ un disegno che, con il pretesto di tutelare la privacy dei cittadini, in realtà decapita un importantissimo strumento di indagine della magistratura e blocca la pubblicazione di notizie sulle inchieste in corso, privando la società di informazioni preziose e importanti per la costruzione delle opinioni personali. E’ per questo che non possiamo non essere grati alla CGIL per l’impegno che sta profondendo nelle sue lotte democratiche. Ti assicuro, pertanto, la nostra convinta partecipazione alle manifestazioni che verranno organizzate in Sardegna per il 6 maggio, così come saremo presenti, come organizzazione e come cittadini, alle altre manifestazioni per il lavoro che i sindacati confederali hanno in programma per i prossimi mesi.