20.04.2011 -
PRECARIATO, COMUNICATO FNSI
Aperto a Palazzo Chigi il confronto su precariato e lavoro autonomo
giornalisti. Grande attenzione di Bonaiuti per le problematiche e le
proposte presentate dalla Fnsi. Subito approfondimenti tecnici in sede
di Governo, entro metà maggio nuovo incontro. “Palazzo Chigi apre il
confronto sul precariato e i rapporti di lavoro atipici dei giornalisti.
Nel corso di un incontro durato due ore con il Sottosegretario
all’Editoria Paolo Bonaiuti e i suoi collaboratori del dipartimento di
settore guidati dal direttore Elisa Grande, sono state esaminate in
dettaglio tutte le problematiche relative alle condizioni di lavoro di
migliaia di giornalisti precari costretti a contratti a termine ripetuti
e mai stabilizzati o a rapporti di lavoro autonomo senza tutele e spesso
senza giusto compenso. Figure e problematiche al centro di una
iniziativa nazionale aperta dalla Fnsi. Si tratta, infatti, in realtà di
migliaia di colleghi che, nonostante la loro centralità nell’attività
editoriale, continuano a essere collocati ai margini delle tutele e dei
diritti. La delegazione della Fnsi (il Segretario Generale Franco Siddi,
il Presidente Roberto Natale, il responsabile del dipartimento
precariato Fabio Azzolini, il coordinatore della commissione freelance
Maurizio Bekar, le componenti freelance della Giunta Esecutiva, Leyla
Manunza e Paola Vescovi, il Direttore Giancarlo Tartaglia) hanno anche
consegnato al Sottosegretario un primo dossier con le analisi sulla
crisi dell’editoria e le nuove forme di lavoro giornalistico atipico. La
Fnsi ha formulato alcune proposte iniziali per un piano straordinario di
stabilizzazione del lavoro precario e di valorizzazione e recupero della
dignità del lavoro autonomo. Secondo la Fnsi, la situazione ha raggiunto
un livello non più sostenibile di criticità, che costituisce oggi un
grande problema di libertà e di diritti, professionali, morali e
salariali, che incide sulla dignità, sulle autonomie e sulla qualità e
forza espressiva dell’informazione tutta. Accanto a opportune
iniziative, anche di indirizzo legislativo per la stabilizzazione del
precariato storico tra le ipotesi allo studio, azioni idonee a
scoraggiare, già sul piano della convenienza economica, l’uso improprio
dei contratti a termine per esigenze strutturali dell’organizzazione
editoriale e per aprire processi di stabilizzazione. Per il lavoro
parasubordinato, in primo piano la proposta di riconciliare le posizioni
di questo tipo sui parametri retributivi e previdenziali del lavoro
subordinato. Per i freelance, un’attenta ricognizione delle partite Iva
“forzate”, un regime previdenziale unitario e tale da garantire
prestazioni previdenziali decenti, una normativa di indirizzo per il
rispetto principio essenziale del giusto compenso per ogni prestazione,
un nuovo welfare che apra alla formazione e riqualificazione, ai
contributi di sostegno per periodi prolungati di non attività. Molte di
queste tematiche dovranno essere ulteriormente approfondite, ma intanto
sarebbe già un segnale significativo, oltre che legare l’erogazione dei
contributi pubblici ai requisiti di regolarità contributiva per
l’applicazione dei contratti per i giornalisti dipendenti, estendere
questo criterio al rispetto degli obblighi morali, materiali e sociali
per le prestazioni di lavoro autonomo incluse nei bilanci aziendali. Per
questa ragione la Fnsi sostiene la validità della proposta di legge per
il giusto compenso presentata dal Presidente della Commissione Lavoro
della Camera Moffa e altri deputati (atto n. 3555) e per l’accertamento,
attraverso uno specifico documento di regolarità retributiva e
contributiva aziendale, del rispetto dei criteri citati anche quando si
tratta di concedere pubblicità istituzionale ai media. La delegazione
Fnsi ha, inoltre, rilevato interesse per l’iniziativa di legge dei
senatori Ghedini e altri (atti Senato n. 2419), che prevede incentivi
fiscali alle aziende che assumono lavoratori a tempo indeterminato,
nonché per la proposta di legge dei deputati Lopresti e più già
approvato, con correzioni anche dal Senato, per elevare l’aliquota
contributiva delle imprese per l’impiego di freelance, oggi appena al
2%, sanando una grave sperequazione. Il Sottosegretario Bonaiuti ha
manifestato grande attenzione e ascoltoper le denunce e le proposizioni
del Sindacato dei giornalisti, riconoscendo laportata sociale e pubblica
delle problematiche rappresentate, anche ai fini dell’attività dello
Stato per assicurare le condizioni indispensabili di libertà e autonomia
dell’informazione, con le giuste garanzie per i soggetti professionali
oggi più deboli. A questo scopo si è detto impegnato a programmare
incontri successivi a breve scadenza e a coinvolgere i Ministeri del
Lavoro e dello Sviluppo Economico, chiamando al confronto anche la
rappresentanza datoriale. Un prossimo incontro con la Fnsi è già
ipotizzato per la metà del prossimo mese. Nel frattempo, il consigliere
Elisa Grande, direttore del dipartimento editoria, è stata incaricata
dal Sottosegretario di avviare una serie di approfondimenti in sede
tecnica, sia attraverso azioni dirette all’interno dell’attuale sistema
degli interventi per l’editoria, sia avviando consultazioni e verifiche
con i dirigenti ed esperti di tutti i Ministeri interessati. La
delegazione della Fnsi ha manifestato apprezzamento per la sollecitudine
con la quale il Sottosegretario Bonaiuti ha accolto la richiesta di
avviare il confronto, portando al tavolo centrale di Palazzo Chigi le
questioni normative ed economiche del lavoro giornalistico precario e
atipico”.