23.09.2010 - Accordo tra "E Polis" e il sindacato: tutti i giornalisti in cassa integrazione dall'1 ottobre. Fissato il calendario del pagamento degli stipendi arretrati

Nel pomeriggio di oggi, al termine del confronto tra le delegazioni, nella sede della Fnsi a Roma, è stato firmato un accordo tra i responsabili della società editrice E Polis e il Comitato di Redazione della testata, assistito dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dalle undici Associazioni regionali di Stampa ove hanno sede le edizioni del quotidiano.
L’accordo firmato oggi prevede che dall’1 ottobre 2010 tutti i giornalisti di E Polis verranno collocati in cassa integrazione straordinaria come previsto dalla legge sull’editoria. L’azienda chiederà ai competenti organi ministeriali l’accesso alla cigs per la durata massima di due anni. L’azienda si impegna a fornire al cdr tutti gli strumenti per continuare ad espletare le proprie funzioni sindacali e garantirà ai giornalisti l’assistenza legale e la copertura economica per le conseguenze che dovessero derivare da azioni intraprese nei loro confronti a seguito dell’attività giornalistica svolta a E Polis. Durante il periodo di cassa integrazione viene sospeso ogni vincolo di esclusiva che lega i giornalisti alla testata per permettere agli stessi di attivare rapporti di collaborazione. Infine, l’azienda si è impegnata a sanare i crediti vantati dai giornalisti di E Polis secondo un calendario articolato che fissa tali pagamenti entro il 31 dicembre 2010. Entro quella data, l’azienda s’impegna a liquidare ai giornalisti con contratto a termine ogni eventuale rateo retributivo maturato e non corrisposto. Per quanto riguarda i giornalisti collaboratori della testata, i rappresentanti aziendali si sono impegnati a fornire entro 15 giorni al sindacato la situazione contabile per una verifica tra le parti delle posizioni pendenti. L’azienda e il cdr procederanno a verifiche periodiche ogni due mesi sull’andamento della gestione della cassa integrazione e su tutte le attività collegate alla ristrutturazione. 

 

dal sito della FNSI