21.09.2010 - LA SARDEGNA PERDE LA REDAZIONE DI E POLIS. UN DURO COLPO AL PLURALISMO NELL’INFORMAZIONE

Nella mattinata di oggi è stato completato lo sfratto esecutivo della redazione giornalistica del quotidiano “Il Sardegna”, del gruppo E Polis. Gli arredi (mobili, scrivanie, ecc.) sono stati pignorati e trasportati in un deposito. L’Associazione della stampa sarda ha ottenuto che i computer dei giornalisti, contenenti i dati sensibili degli archivi personali, venissero trasferiti nei locali degli uffici amministrativi, in via Caprera n.1, dove di fatto ora ha sede la società editrice.
I giornalisti si sono riuniti in assemblea per l’intera mattinata davanti alla sede mentre avveniva lo sgombero. Unanime la rabbia e lo sconcerto per la fine di una voce importante per la Sardegna e la paura che sia stata definitivamente scritta la parola “fine” dell’iniziativa editoriale di E Polis, con 19 testate free press diffuse in altrettante città italiane. C’è preoccupazione per la sorte dei 130 giornalisti e dei 30 poligrafici rimasti senza lavoro. Un altro duro colpo all’occupazione in Sardegna.
All’assemblea davanti alla sede del giornale sono intervenuti anche politici e sindacalisti. Tra gli altri i segretari regionali di Cgil e Cisl, Enzo Costa e Mario Medde. Tutti hanno manifestato la propria solidarietà e si sono detti pronti ad intraprendere nuove battaglie per il pluralismo. Da parte sua l’Associazione della stampa sarda ha rinnovato l’impegno per verificare la fattibilità dei piani editoriali a suo tempo illustrati e a vigilare che non sorgano nell’Isola iniziative editoriali al di fuori delle regole destinate a concludersi con la chiusura delle testate e la disoccupazione per i giornalisti.