10.09.2010
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E POLIS: COMITATO CRISI FNSI,
INCONTRO CON L'EDITORE MERCOLEDI' 15 A ROMA
“Osservatorio straordinario di crisi
della Fnsi e degli Enti sociali ed economici di categoria per la vicenda
Epolis, l’editoriale dei quotidiani semigratuiti che ha momentaneamente
sospeso le pubblicazioni, “nella prospettiva di un nuovo piano
industriale”, e che da oggi è senza sede per lo sfratto esecutivo dei
locali della sua redazione centrale di Cagliari. Per il pomeriggio di
martedì prossimo, alla luce delle analisi e delle decisioni assunte,
nelle riunioni di ieri e oggi, dalla Giunta esecutiva diretta dal
Segretario generale Franco Siddi, nella sede della Fnsi è previsto
l’insediamento dell’Osservatorio Epolis per una valutazione collegiale
di una situazione che si è fatta allarmante per il futuro dei 131
giornalisti contrattualizzati, di altrettanti collaboratori e incerta
per il futuro delle testate diffuse in 19 Province. L’Osservatorio,
presieduto dal Segretario generale aggiunto, Giovanni Rossi, si
trasformerà dal giorno dopo in Comitato di
gestione della crisi di Epolis che, appunto dalla mattinata di mercoledì
15 settembre, aprirà il confronto con l’editore sul piano industriale ed
editoriale e sulle soluzioni indispensabili per l’eventuale riavvio
dell’attività in condizioni di reali garanzie di solidità anche
prospettica. Lo sfratto odierno dalla sede di proprietà dell’ex editore
Nicola Grauso è solo l’ultima evidenza di una situazione che era apparsa
già precaria proprio in occasione del passaggio di mano, tre anni fa,
dell’innovativa esperienza editoriale dall’editore sardo al nuovo gruppo
imprenditoriale guidato da Alberto Rigotti, al quale si sono più tardi
affiancate società dell’area degli imprenditori Vincenzo Maria Greco e
Vito Bonsignore. Il tentativo di ridurre e sanare i debiti accumulati
nella prima fase dell’impresa dal socio fondatore Grauso, evidentemente,
non sono bastati a frenare gli effetti di una situazione economica
pesante che si sarebbe, negli anni, ulteriormente aggravata. Le notizie,
prima sulla mancata omologa del piano di ristrutturazione del debito da
parte del Tribunale di Cagliari nel luglio scorso e ora quelle sulla
sospensione dell’attività per un nuovo piano editoriale industriale,
subito interrotte da quella sullo sfratto, sono motivo di preoccupazione
per il Sindacato dei giornalisti e gli istituti di previdenza e
assistenza della categoria già impegnati a esigere il rispetto degli
obblighi sociali e di legge nei confronti dei giornalisti: stipendi
pagati a singhiozzo e ora bloccati, collaborazioni da mesi e mesi non
retribuite, arretrati nei confronti degli istituti di previdenza
(compreso il Fondo Complementare) e di assistenza. Alcune intese di
recupero stanno funzionando, ma nuove sofferenze vanno emergendo. I
disagi e la difficoltà dei colleghi e delle loro famiglie per il
Sindacato sono una preoccupazione primaria, che si accompagna a quella
per il rischio di impoverimento del pluralismo territoriale
dell’informazione. Per queste ragioni il Sindacato nazionale dei
giornalisti affronta ora tutte le questioni aperte con il concorso di
tutte le espressioni professionali e sindacali interessate alla vicenda:
comitato di redazione, Fnsi con dipartimento sindacale e servizio
legale, 11 Associazioni regionali di Stampa e loro delegati
territoriali, Inpgi, Casagit, Fondo pensione complementare. L’obbiettivo
è di fare chiarezza e segnalare un futuro possibile solo su basi
affidabili e credibili. Nel frattempo gli organismi di categoria sono
impegnati ad assicurare la massima solidarietà ai colleghi, anche
mettendo in moto tutti gli strumenti di tutela disponibili e gli atti
idonei di protezione sociale”.